© Associazione VOLTERRATRENO E.T.S.
Oggi sono voluto tornare a San Lazzero per visitare a piedi la parte finale del tracciato della ferrovia Saline-Volterra.
Partendo dalla fine del regresso, all’altezza dell’ultimo casello (l’unico dei tre ancora in buone condizioni), ho percorso il tratto rettilineo che conduce al doppio ponte che sovrasta la statale 68, con nella mente le foto storiche di quel punto quando c’erano i binari, la cremagliera, lo scambio: e a seguire, ho camminato sul tratto finale di arrivo in stazione.
Ho scattato un po’ di foto, che vi propongo perché anche tutti voi che le guarderete possiate immaginare che su quel sedime presto torneranno le rotaie, la cremagliera e il treno, per ricollegare Volterra al mondo, come avevano voluto i Granduchi di Lorena nel lontano 1850, prima dell’unità d’Italia, il miglior governo che questa nostra meravigliosa Toscana abbia mai avuto! Perché il treno DEVE tornare a Volterra, ne abbiamo un diritto sacrosanto, dobbiamo essere ripagati della violenza subita nel 1958 quando stupidamente chi governava il nostro Paese decise di tagliarci fuori dal mondo così, con un tratto di penna, facendo scomparire nel nulla una infrastruttura pregevole e preziosa, condannandoci all’isolamento e alla dipendenza da un sistema viario che non sarebbe mai stato e non sarà mai reso adeguato.
Sono sicuro che ce la faremo a far tornare il treno a Volterra, malgrado la supponenza, le malcelate ritrosie se non proprio la contrarietà di chi avrebbe il dovere istituzionale avere a cuore il futuro di questa Città, ma si occupa d’altro: ci sarebbero aggettivi molto toscani per apostrofare questi personaggi come meritano! A render giustizia a noi Volterrani ci sarà un Primo Maggio in
un futuro non lontano in cui lo scenario di abbandono che si vede nelle foto tornerà come per magia a nuova vita, e il treno di nuovo condurrà in cima al Colle Etrusco centinaia e centinaia di turisti incantati dal verde delle colline e dalla bellezza di un panorama mozzafiato: sarà quello un bellissimo storico Primo Maggio per il quale l’Associazione VOLTERRATRENO sta lavorando e lavorerà alacremente, e qualche risultato tangibile non tarderà ad arrivare. In attesa di quel Primo Maggio, intanto tanti auguri a tutti per quello che arriva domani!
L’interpellanza alla Giunta Regionale Toscana che il Consigliere Regionale di maggioranza Andrea Pieroni aveva avanzato nel dicembre scorso relativamente al ripristino del collegamento ferroviario a fini turistici fra Saline dì Volterra e Volterra sostenendone la necessità, ha ricevuto ufficialmente la risposta per il tramite dell’Assessore Regionale ai Trasporti, Stefano Baccelli. Stando a quello che è apparso su “IL TIRRENO” in cronaca di Volterra il 17 marzo scorso, che riportiamo, la Regione Toscana ha riconosciuto formalmente per la tratta ferroviaria dismessa nel 1958, le caratteristiche previste dalla legge 128/2017, e quindi ha deciso di inserire l’intervento di ripristino della pianificazione regionale specifica, il PRIIM - Piano Regionale Integrato delle Infrastrutture e della Mobilità.
Sempre su “IL TIRRENO” in cronaca di Volterra di ieri, domenica 19 marzo, che riportiamo, anche l’intervento della Capogruppo in Consiglio Regionale della Lega, Elena Meini, che rende noto di aver presentato una mozione alla Giunta Regionale per richiedere la riattivazione della tratta ferroviaria fra Volterra e Saline di Volterra “col chiaro obiettivo di preservare e promuovere il qualificato sistema economico sociale della città di Volterra”.
Elena Meini prosegue “Mi auguro, quindi, che questa mia iniziativa consiliare sia ampiamente condivisa e che, finalmente, si arrivi a centrare l’obiettivo”.
Entrambe le notizie ci riempiono di gioia, a dimostrazione che le azioni di sensibilizzazione nei confronti della Regione Toscana, non ultimo il Convegno del 7 dicembre scorso nel Teatro Persio Flacco di Volterra, organizzato dalla Fondazione Ferrovie dello Stato Italiane e dalla nostra Associazione VOLTERRATRENO, hanno sortito l’effetto desiderato: desideriamo quindi esprimere il nostro ringraziamento sincero ai Consiglieri Pieroni e Meini per l’importante contributo che hanno voluto mettere in campo a favore del ripristino del collegamento di Volterra alla rete ferroviaria nazionale: il treno è di tutti, non ha colore politico, e quindi il fatto che forze politiche così diverse sostengano questa stessa battaglia è un’ottima cosa da tutti i punti di vista.
Non abbiamo ancora disponibile il testo ufficiale della risposta, dell’Assessore Baccelli, e quindi ci sono da verificare alcuni aspetti non secondari relativamente agli atti che devono essere adottati (es. l’adeguamento del PRIIM richiede solo una deliberazione della GRT oppure del Consiglio?), ed alla tempistica, nonché alle procedure che saranno seguite per l’interlocuzione necessaria fra gli Enti coinvolti (Ministero delle Infrastrutture, Ministero dell’Economia, Reti Ferroviarie Italiane, Fondazione Ferrovie dello Stato Italiane) e l’adozione del decreto congiunto che darà il via all’intera operazione secondo quanto previsto dalla legge 128/2017.
A nostro modesto giudizio, però, è fondamentale a questo punto che il Comune di Volterra scenda finalmente in campo con la dovuta decisione, vista la posta in gioco, di concerto con tutti gli altri Comuni interessati (Cecina in primis, Riparbella, Montecatini Val di Cecina, Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina) e istituisca subito una cabina di regia specifica per l’interlocuzione con gli Enti coinvolti nella realizzazione del progetto e per il costante monitoraggio di tutto l’iter, informando puntualmente la cittadinanza.
Noi di VOLTERRATRENO continueremo a fare il nostro lavoro a 360 gradi con rinnovato impegno, confortati da quanto abbiamo riportato più sopra, ben consapevoli che la ferrovia o la rifacciamo ora o non la rifaremo mai più, e che questa è l’ultima possibilità per Volterra di non scomparire nella marginalità dell’isolamento irreversibile!
La Fondazione Ferrovie dello Stato Italiane, in partnership con la nostra Associazione VOLTERRATRENO, ha organizzato a Volterra il 7 dicembre 2022 il Convegno:
“Volterra, il ritorno della cremagliera…”
che si è svolto nella bellissima cornice del Teatro Persio Flacco, il “salotto buono” della nostra Città; al saluto del Sindaco, Giacomo Santi, hanno fatto seguito gli interventi in programma:
“PERCHE’ A VOLTERRA DEVE RITORNARE IL TRENO”
Carlo Giustarini – Presidente di VOLTERRATRENO
“COSA, DOVE, COME: UN’IPOTESI PROGETTUALE”
Marco Antonelli – Docente della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Pisa
“IL RITORNO DELLA CREMAGLIERA A SERVIZIO DEL TURISMO FERROVIARIO”
Luigi Cantamessa – Direttore Generale della Fondazione Ferrovie dello Stato Italiane
E’ emerso con grande evidenza dalle relazioni presentate che l’obiettivo di ricollegare Volterra alla rete ferroviaria nazionale, lungi dall’essere il sogno di qualche nostalgico, è un obiettivo concreto e realmente a portata di mano per le ragioni che seguono:
- La legge 128/2017 e s.m.i. consente il ripristino a fini turistici di tratte ferroviarie dismesse o in via di dismissione: l’intera ferrovia Cecina-Volterra può, quindi, essere riclassificata come ferrovia turistica; ciò apre l’accesso a finanziamenti dedicati già disponibili nei Fondi Europei di Sviluppo e nel PNRR, e rende possibile la realizzazione dei lavori di ripristino dei binari e della cremagliera, compresa la manutenzione delle opere d’arte lungo il percorso (i vari ponti e viadotti) che sono ancora in buono stato, come il sopralluogo sul sedime effettuato il 21 novembre scorso dai Tecnici di Reti Ferroviarie Italiane e Fondazione Ferrovie dello Stato ha permesso di verificare.
- L’intera infrastruttura (sedime, annessi, edifici di supporto) è libera e in totale disponibilità della proprietà pubblica, cioè della Fondazione Ferrovie dello Stato Italiane, quindi non ci sono vincoli o impedimenti di alcun tipo rispetto alla cantierizzazione dei lavori in tempi brevi. Con la tecnologia attuale, treni composti da più elementi modulari collegati, fino a otto, possono salire e scendere agevolmente da Saline a San Lazzero e viceversa in 12 minuti, trasportando fino a 800 persone, l’equivalente di 20 autobus, provenendo e/o proseguendo da/per Cecina nella stessa configurazione.
- Il potenziale operativo del collegamento Volterra – Cecina a fini turistici, una volta ripristinato, è tale da giustificare gli investimenti di risorse necessari, e assicurare l’equilibrio economico della gestione: in più, la possibilità dell’utilizzo combinato con il traffico ordinario passeggeri costituisce il valore aggiunto di grande rilevanza per consentire la mobilità lungo tutta la Val di Cecina e fino a Livorno e Pisa.
La Fondazione Ferrovie dello Stato Italiane, nella persona del suo Direttore Generale Luigi Cantamessa, cui va tutta la nostra gratitudine, ha dichiarato – e non era scontato – la sua disponibilità, il suo interesse e la sua determinazione: ora sta alle Istituzioni locali, soprattutto alla Regione Toscana e al Comune di Volterra, muoversi velocemente e fare la loro parte per non perdere anche questo “treno”: se nel 1958 è stata una sottovalutazione, stavolta sarebbe un crimine! Come Associazione VOLTERRATRENO, insieme con le Associazioni sorelle del territorio, faremo tutto quanto sarà nelle nostre possibilità per raggiungere l’obiettivo per il quale siamo scesi in campo: ricollegare Volterra alla rete ferroviaria nazionale per dare un colpo decisivo all’isolamento che ci attanaglia: se non ora, quando??
Nella giornata di lunedì 21 novembre, tecnici di Reti Ferroviarie Italiane e Fondazione Ferrovie dello Stato Italiane hanno effettuato un sopralluogo sul tracciato della linea ferroviaria fra Stazione di Saline di Volterra e ex-Stazione di Volterra, dismessa il 21 novembre 1958.
L'obiettivo era quello di valutare le condizioni del sedime e delle opere d’arte ancora esistenti in previsione di un eventuale ripristino della linea.